È stata riaperta al pubblico, dopo molti anni, la chiesa ipogea di “Santa Maria sotto il Duomo”, meglio conosciuta come “Cripta del Duomo”: uno spazio sacro di straordinaria suggestione e bellezza. Varcata la soglia, lo sguardo è catturato dalla sorprendente armonia tra elementi di epoche diverse: antiche colonne classiche riutilizzate dai Normanni, pavimenti medievali e seicenteschi, e magnifiche decorazioni barocche, alcune delle quali rimaneggiate nei secoli successivi. I recenti lavori di restauro, curati dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di
Messina sotto la direzione dell’architetto Mirella Vinci, con la collaborazione della dottoressa Stefania Lanuzza, hanno permesso di recuperare e mettere in sicurezza l’intero ambiente.
Sono stati consolidati stucchi e affreschi, reintegrate porzioni dell’antica pavimentazione e installato un moderno impianto di illuminazione. Una comoda passerella attraversa l’intera chiesa sotterranea e consente l’accesso anche ai visitatori con disabilità, garantendo un’esperienza inclusiva e accessibile a tutti.

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