Nel mese di agosto 2025, a seguito della rilevazione dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), effettuata dall’ufficio Statistica del Comune di Messina, l'indice complessivo della città ha registrato un incremento tendenziale dell’1% e congiunturale del 0,3% dell’indice dei prezzi al consumo.
Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente prodotti alimentari e bevande analcoliche (+3,3%), bevande alcoliche e tabacchi (2,5%), abbigliamento e calzature (1,6%), mobili, articoli e servizi per la casa (+0,2%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,5%), ricreazione, spettacoli e cultura (+1,1%), istruzione (+2,4%), servizi ricettivi e ristorazione (+3,3%) e altri beni e servizi (+2,9%). Decrescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-3,2%), trasporti (-1,1%) e le comunicazioni (-2,3%). E’ quanto emerso nel corso della riunione della commissione comunale di controllo prezzi, presieduta dall’assessore con delega ai Servizi al cittadino Massimiliano Minutoli.
La nota offre una sintetica analisi dei fattori che hanno contribuito a determinare le dinamiche di prezzo più marcate dei beni e servizi a rilevazione centralizzata nel mese di agosto 2025:
Prodotti per fumatori: si registra un lieve aumento congiunturale di sigari e sigaretti (+0,1%; +2,0% il tendenziale), dovuto all’incremento del prezzo del tabacco lavorato e dell’aggio, a fronte di una diminuzione degli articoli per fumatori (-1,4%).
Energia elettrica e gas di rete: nel mercato libero si rileva una diminuzione dell’energia elettrica (-2,6%; -9,8% il tendenziale) e del gas di città e gas naturale (-3,6%; -7,0% il tendenziale). Variazione di segno analogo si registra anche per le tariffe del gas di città e gas naturale nel mercato tutelato (-1,2%; -5,3% il tendenziale). La diminuzione del gas è dovuta ad una riduzione del prezzo all’ingrosso, a seguito di un incremento delle forniture, specialmente di Gas naturale liquefatto, e dei livelli di stoccaggio.
Servizi di telefonia e comunicazione: si rileva una diminuzione dei servizi di telefonia mobile (-0,4%; -1,7% il tendenziale), legata principalmente a nuove offerte da parte di un operatore, e dei servizi internet su rete mobile (-0,7%; -1,4% il tendenziale), dovuta a dinamiche di segno opposto da parte di diversi operatori.
Prodotti farmaceutici: in questo mese si riscontra un lieve aumento del prezzo dei farmaci di fascia C-SOP OTC (0,1%; 3,1% il tendenziale) e degli integratori (0,1%; 0,3% il tendenziale).
Servizi di trasporto: nei trasporti, nel mese di agosto, si registra un aumento generalizzato dei prezzi, legato al picco della stagione estiva. Nel trasporto aereo si riscontra l’aumento congiunturale più marcato nei voli europei (+17,1%; +3,5% il tendenziale), seguiti da quelli intercontinentali (+13,4%; -5,7% il tendenziale) e da quelli nazionali (+3,7%; +23,5% il tendenziale). Per quanto riguarda i voli europei, l’aumento caratterizza le due tipologie di vettori, tradizionali e low cost, con una variazione più alta per questi ultimi. Per quanto riguarda i voli intercontinentali, l’aumento congiunturale è dovuto a tutte le direttrici di traffico, risultando più sostenuto per quelle verso i paesi asiatici. Nei voli nazionali all’aumento congiunturale contribuiscono sia i vettori tradizionali, sia, in modo più marcato, quelli low cost. Si registra, inoltre, un aumento congiunturale dei prezzi dei trasporti ferroviari nazionali (+0,3%; -1,1% il tendenziale), da ricondursi alla minore disponibilità di offerte commerciali per il servizio alta velocità e all’aumento del prezzo su alcune tratte, e del trasporto marittimo (+30,0 %; +7,8% il tendenziale), dovuto alle destinazioni estere, in particolare verso Albania e Croazia e, in misura meno marcata, alle destinazioni interne, in particolare verso le isole maggiori.
Attività turistiche e ricreative: anche in questo settore si rileva un aumento generalizzato, legato al picco della stagione estiva. Nei pacchetti vacanza, l’aumento risulta molto più sostenuto in quelli nazionali (+14,0%; +10,4% il tendenziale), a causa principalmente degli strati mare e monti, rispetto a quelli internazionali (+0,9%; +4,0% il tendenziale), il cui incremento è riconducibile allo strato mare, in particolare al Mare Africano, Mediterraneo e Caraibico. Aumentano anche i villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù e simili (+7,0%; +1,3% il tendenziale) e gli agriturismi (+1,6%). Per quanto riguarda i campeggi, l’aumento è dovuto a tutti gli strati, in particolare alle località marine. Tra le attività ricreative, si registra un aumento dei parchi di divertimento (+1,2%; +1,5% il tendenziale), legato alla stagionalità, e degli stabilimenti balneari (+7,4%; +17,2% il tendenziale), per effetto di un aumento nei vari strati, in particolare quelli Tirreno nord, Tirreno sud e Adriatico centro.
Cultura: si rileva un aumento dei quotidiani, sia di quelli a diffusione locale (+2,0%; +3,2% il tendenziale) sia di quelli a diffusione nazionale (+2,1%; +5,1% il tendenziale), e dei periodici (+0,2%; +4,5% il tendenziale). Tutte le variazioni sono dovute ad una differente offerta di allegati. Per quanto riguarda i quotidiani locali la variazione è legata anche all’aumento di prezzo di due quotidiani locali. Si registra, inoltre, un leggero aumento degli abbonamenti pay tv e video in streaming (+0,1%; +3,8% il tendenziale), a seguito della rimodulazione di un’offerta da parte di un operatore.