È stata riaperta al pubblico, dopo oltre vent’anni, la chiesa ipogea di “Santa Maria sotto il Duomo”, meglio conosciuta come “Cripta del Duomo”: uno spazio sacro di straordinaria suggestione e bellezza.
Al suo interno coesistono, in perfetta armonia, testimonianze artistiche di epoche diverse: dalle colonne di età ellenistica, riutilizzate in epoca normanna, a quelle innalzate dai conquistatori del nord; dalla pavimentazione medievale a quella seicentesca, fino ad alcune tra le più alte espressioni del barocco siciliano.
I recenti lavori di restauro, curati dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Messina sotto la direzione dell’architetto Mirella Vinci, hanno permesso di recuperare e mettere in sicurezza l’intero ambiente. Sono stati consolidati stucchi e affreschi, reintegrate porzioni dell’antica pavimentazione e installato un moderno impianto di illuminazione. Una comoda passerella attraversa l’intera chiesa sotterranea e consente l’accesso anche ai visitatori con disabilità, garantendo un’esperienza inclusiva e accessibile a tutti.

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