Comunicato n. 240
L’Aula Magna del Rettorato ha ospitato i lavori del Convegno  “Criminalità nazionale e transnazionale: strumenti e obiettivi in Italia e in Europa”. L’iniziativa, fortemente voluta dall’Europarlamentare, Onorevole Giuseppe Antoci, dal Procuratore Distrettuale Antimafia di Messina,  dott. Antonio D’Amato, e dalla Rettrice dell’Università di Messina, prof.ssa. Giovanna Spatari, è nata dall’esigenza di rafforzare il dialogo e la cooperazione tra i principali attori istituzionali impegnati nella lotta alla criminalità organizzata, sempre più caratterizzata da dimensioni transnazionali, interconnessioni economiche e strumenti tecnologici avanzati di ultima generazione.

Al Convegno, inoltre, erano presenti il Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, il Ministro Matteo Piantedosi ed il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Giovanni Melillo. Ai panel previsti hanno preso parte, tra gli altri, i quattro Procuratori delle Direzioni Distrettuali Antimafia siciliane, quello di Reggio Calabria, i vertici delle Agenzie Europee Europol, Eurojust, Eppo e AMLA, il Comandanti del ROS dei Carabinieri, quello dello SCICO della Guardia di Finanza e il Direttore dello SCO della Polizia di Stato oltre ad esperti e studiosi di Diritto Penale di alcune Università Italiane.
“La nostra Università – ha commentato la Rettrice – è onorata di poter ospitare un Convegno che rappresenta una tappa di straordinaria rilevanza nella lotta comune alla criminalità organizzata transnazionale e catapulta, ancora una volta, la nostra città al centro del dibattito europeo, a 70 anni dalla Conferenza di Messina. La scelta di quest’Aula Magna, per lo svolgimento di questo appuntamento, conferma il ruolo fondamentale dell’Accademia nella formazione di una coscienza civile oltreché scientifica. La presenza, tra le numerose autorità politiche, civili, religiose e militari, del Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola è la più viva testimonianza di come sia prioritario, a livello europeo, affrontare in maniera univoca il tema della criminalità organizzata. Proprio qualche giorno fa, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato come l’Europa sia un baluardo contro le autocrazie ed alla stessa maniera il mondo ha bisogno dell’Europa per contrastare l’agire criminale”.
“Circa 70 anni fa- ha dichiarato l’On. Antoci – questa città sanciva un capitolo importante di storia dell’integrazione europea, allo stesso modo, oggi è protagonista di una pagina altrettanto fondamentale del contrasto europeo al crimine organizzato. Se siamo qui, senza dubbio, lo dobbiamo alla lotta di chi ha sacrificato la propria vita in difesa della legalità. Ringrazio il Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola per essere qui in quest’Aula Magna a confermare che l’Europa non dimentica la terra dei più esposti e non considera periferico un tema che ha lacerato una Regione meravigliosa.   Ci auguriamo che, in futuro, la data del 16 settembre 2025 possa essere ricordata per aver aperto la strada ad una serie di strumenti in grado di porre un argine condiviso alla criminalità organizzata. Per questo motivo, sarà redatto un documento ufficiale degli atti del Convegno che verranno indirizzati ai parlamentari ed ai Paesi membri dell’Unione Europea”.
“Siamo molto felici di svolgere questa importante iniziativa in Ateneo – ha aggiunto il Procuratore D’Amato -. Esso rappresenta il luogo privilegiato di formazione della coscienza collettiva dei giovani che, non a caso, abbiamo voluto qui oggi, seduti vicino ad esperti ed autorità che hanno il compito di lottare contro una criminalità organizzata che cambia e si rinnova con l’uso della tecnologia e del cyberspazio. L’Europa sta dimostrando di voler e poter lottare coesa per porre un argine a tutto questo ed è più che mai necessario continuare a lavorare per giungere ad una organizzazione condivisa delle legislazioni nazionali ed alla dotazione di strumenti di cooperazione giudiziaria che possano rendere il contrasto alla criminalità sempre più rapida ed efficace”.
“Negli anni – ha argomentato il Procuratore Nazionale Antimafia Melillo – la cooperazione internazionale contro la criminalità organizzata ha compiuto dei passi avanti, basti pensare alle minori difficoltà riscontrate per poter svolgere delle indagini all’estero o allo Statuto indipendente del Procuratore Europeo ottenuto in seguito ad una proposta italiana. Sicuramente, tanto ancora si potrà fare per dotare il Continente di strumenti ancor più rapidi e incisivi nel contrasto alla criminalità e sarà necessario adoperarsi ancor di più per poter svolgere le indagini fuori dai confini europei, dove le pressioni criminali sono fortissime. Stiamo lavorando per costruire rapporti di diritto internazionale sempre più solidi e tutto questo impone una certa dose di ottimismo”.
“È davvero bello essere qui in questa importante Università – ha detto il Presidente Metsola – tra tanti amici e vicino agli studenti. Ho sempre avvertito una speciale connessione con la Sicilia, non la conosco per le ombre causate dalla paura, ma per la luce dei suoi valori, per l’orgoglio nei confronti della propria terra e la resistenza contro la violenza. La Sicilia è un crocevia di scambi, la culla che ha contribuito a forgiare l’identità europea. Il legame tra Messina e il mio Paese è grande. Nel 1908, infatti, Malta si unì nell’invio degli aiuti successivi al grande terremoto che colpì la città; tutto questo avvenne prima della nascita dell’Unione Europea, ma la solidarietà da cui scaturirono quei soccorsi è la stessa che ci restituisce il senso dell’Europa e della sua Unione. Essere presente in questa giornata significa che, per l’Europa, la lotta alla criminalità transnazionale è una priorità; continueremo ad impegnarci per difendere la memoria di magistrati, agenti, professionisti, civili e tutti coloro i quali si sono sacrificati per contrastare le mafie. La criminalità organizzata è una piaga che investe anche il resto d’Europa, basti pensare che altri Paesi hanno subito perdite di vite umane che stavano lavorando per cercare la verità. A Malta la corruzione ha ucciso una giornalista, episodi simili sono avvenuti in Slovacchia ed in altri Paesi. Tutta Europa è e deve essere unita in questa battaglia. Sono convinta che la lotta alle reti criminali può essere combattuta solo attraverso la cooperazione transfrontaliera”.
“Sono davvero lieto di poter partecipare a questo evento in una Università prestigiosa,  storicamente, sede di grandi giuristi – ha commentato il Ministro Piantedosi – . Il problema del confronto della legislazione italiana in materia di criminalità organizzata con quella degli altri Paesi europei è molto complesso. Anche per motivi culturali, per alcuni Stati non è stato sempre facile comprendere le norme della nostra legislazione sul tema, ma il sistema di contrasto va comunque verso un progressivo, seppur lento, avvicinamento. Indubbiamente, le mafie non colpiscono solo i fondi italiani ma anche quelli europei, perciò si andrà sempre più verso un maggiore allineamento, come avvenuto in altri ambiti. Il nostro sistema è valido, come dimostrano i circa 6,5 miliardi di euro in beni confiscati nell’ultimo biennio alla criminalità organizzata. Con l’Europa abbiamo già condiviso alcuni sistemi di contrasto come la piattaforma Empact, dove l’Italia svolge un ruolo di analisi, grazie alla quale possiamo mettere in campo attività condivise di opposizione alla criminalità sui campi del cyber system, del traffico di esseri umani e non solo. Sono ottimista sulla possibilità di poter giungere a sistemi sempre più condivisi per aumentare le possibilità di lotta alla criminalità in tutta Europa”.
 

Prossimi Eventi

Non ci sono eventi futuri

Ultimi Notizie