Celebrare il Natale come occasione di prossimità, condivisione e responsabilità.
Un augurio di Natale rivolto soprattutto a chi vive nel disagio, nella solitudine e nel dolore: ai bambini, agli emarginati, a chi ha subito violenze o ha perso una persona cara. È il cuore del messaggio dell’arcivescovo Giovanni Accolla alla città, che invita a vivere la festa come occasione di prossimità e responsabilità condivisa.
Richiamando il pensiero del compianto Papa Francesco, l’arcivescovo ha sottolineato come la Chiesa sia viva quando è animata dallo Spirito, aperta al mondo e capace di incarnare il Vangelo in modo umile e concreto. Conservare, proteggere e custodire, sull’esempio di Maria, sono le consegne affidate alla comunità, chiamata ad accogliere Gesù nella vita quotidiana.
Un passaggio è stato dedicato anche al ruolo della comunicazione, strumento di evangelizzazione chiamato ad amplificare il bene e a infondere speranza. Infine, il ricordo delle vittime di incidenti e violenze, tra cui Sara Campanella: la sua famiglia, ha detto mons. Accolla, è testimonianza di resilienza e della certezza che il bene vince sempre sul male.
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